L'Emilia-Romagna presenta il Piano triennale dello Sport 2024-2026

L'Emilia-Romagna presenta il Piano triennale dello Sport 2024-2026

 

Una regia regionale comune per valorizzare l'educazione motoria l'inclusione, le pari opportunità, il contrasto alle disparità di genere, la lotta alla sedentarietà, gli impianti sportivi. Appuntamento il 17 giugno a Bologna

 
Foto di Tania Van den Berghen da Pixabay
 

Lo sapevi che dietro tennis, nuoto, calcio, pallavolo e tutte le altre attività sportive, dal livello amatoriale all'agonismo, esiste una regia comune? Si tratta del Piano triennale dello Sport 2024-2026 della Regione Emilia-Romagna, un piano che abbraccia il valore dell'educazione motoria per la crescita e il benessere di ogni persona, l'inclusione, le pari opportunità, il contrasto alle disparità di genere, la lotta alla sedentarietà come strumento di prevenzione della salute, l'innovazione, la sostenibilità e l'accessibilità degli impianti sportivi.

Il Piano triennale dello Sport 2024-2026 della Regione Emilia-Romagna sarà presentato lunedì 17 giugno alle 10.30 a Bologna, nella Sala "20 maggio 2012" in viale della Fiera 8. A illustrarne contenuti, obiettivi e novità saranno, tra gli altri, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la campionessa mondiale di nuoto paralimpico Giulia Ghiretti, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il coordinatore del Centro regionale Antidoping Gustavo Savino. Ma durante la giornata si parlerà anche del rapporto tra sport e mondo della scuola, mondo dell'associazionismo ed enti locali, nonché dei cambiamenti e delle prospettive introdotte dalla Riforma dello sport 2023.

L'Emilia-Romagna si conferma così, sempre di più, la Sport Valley italiana:
tanti eventi nazionali e internazionali capaci di richiamare l'attenzione del grande pubblico, un programma straordinario per la riqualificazione dell'impiantistica sportiva, decine di appuntamenti in ogni provincia, il sostegno allo sport di base e alla pratica motoria. E ancora: la promozione dell'attività fisica come sano stile di vita e il binomio col turismo per la valorizzazione dei territori.
Perché, lo ricordiamo, lo sport è un linguaggio universale e trasversale conosciuto in tutto il mondo.