La maltodestrina è un carboidrato complesso idrosolubile che si ottiene tramite processi chimici di idrolisi degli amidi (solitamente del mais, ma anche dell'avena, frumento e riso) o dei tuberi (patate e tapioca). In base al grado di trasformazione di questi amidi si ottengono le maltodestrine, che sono così formate da molecole di glucosio ordinate in catene di polimeri più o meno lunghe.
Esempi di alimenti ricchi di maltodestrine sono: torte al forno, pane con miele / marmellata / crema di nocciole, biscotti, cereali per la prima colazione, granola di cereali con frutta secca e disidratata.
Durante
l'attività sportiva si pone spesso il problema dell'alimentazione, in particolare in quelle discipline la cui durata
(oltre le 2 ore) consente, giustifica, ma anche obbliga, l'atleta a rifornirsi
di liquidi e cibi solidi nel corso della competizione (ciclismo su strada e
maratona).
Il
rifornimento alimentare durante la competizione prevede bevande, ma anche cibi
solidi, di semplice consumazione, facilmente digeribili e di buon valore
energetico.
L'assunzione
di carboidrati durante l'attività sportiva serve a prevenire le ipoglicemie e
la quantità di zuccheri assunti dipende dal tipo di attività sportiva e dalla
durata, ma anche dalle condizioni atmosferiche e microclimatiche-ambientali.
Generalmente
si consiglia di assumere circa 30-60 g di zuccheri per ogni ora di lavoro,
ricordando che, in caso di attività svolte in ambienti caldi con un alto tasso
di umidità, per ottimizzare l'idratazione e ridurre i rischi dovuti dalla
disidratazione, sarebbe opportuno consumare ogni 15-20 minuti delle bevande
arricchite al 5-6% di carboidrati. Quando non c'è rischio di disidratazione, il
quantitativo di carboidrati da integrare può essere maggiore, ma in frequenza
minore.
La
razione solida deve essere consumata ad intervalli regolari e suddivisa in
piccole porzioni non superiori ai 50 g e deve essere costituita prevalentemente
da carboidrati complessi con un sufficiente apporto di zuccheri semplici. Le
proteine e i grassi devono essere presenti in quantità limitate, soprattutto
per rendere palatabile e masticabile il rifornimento.
È
importante ricordare che il rifornimento di carboidrati durante l'attività
fisica non induce la risintesi del glicogeno muscolare, né evita l'insorgenza
della fatica, ma ne rallenta la comparsa e favorisce il risparmio del glicogeno
già immagazzinato nei muscoli, consentendo all'atleta di avere un'ulteriore
scorta energica per le fasi finali della gara.
In
conclusione, negli sport di endurance, che richiedono rifornimenti durante lo
svolgimento della gara, l'uso delle maltodestrine può essere utile al
mantenimento delle scorte energetiche, soprattutto per la praticità e comodità
nella somministrazione del prodotto. La strada migliore, comunque, è quella di
rivolgersi all'uso di cibi e alimenti naturali, i quali, proprio per la loro
complessità e varietà nutrizionale, sono in grado di rifornire energia,
carboidrati e liquidi in modo del tutto sicuro.
La biodisponibilità (velocità con cui una sostanza è assorbita dall'organismo) di un prodotto sintetico è SEMPRE inferiore a quella di un prodotto naturale. I cicli di produzione e lavorazione industriale, inoltre, possono rappresentare un rischio per la salute (contaminanti e residui tossici)